Quali oggetti o materiali siamo in grado di riciclare oggi?

Se state provando a mettervi in regola con le normative ambientali, ma soprattutto in pace con la vostra coscienza e avete deciso di dare una mano alla salvaguardia dell’ambiente, cominciando a differenziare i vostri rifiuti per poterli riciclare, ecco cosa bisogna sapere per farlo al meglio.

Perché riciclare?

Il riciclaggio oggi appare come una delle migliori soluzioni per salvaguardare il nostro ambiente ma per far sì che questo diventi un uso comune, si deve parlare dei benefici non solo in scala globale, perché si sa, la maggior parte delle persone non guarda tanto più al di là dell’uscio di casa propria, ma di come questo migliorerebbe la qualità della vita nel quotidiano e in tempi brevi.

Riciclare, infatti, non solo permette di suddividere i vari tipi di rifiuti permettendo di trattare questi nel modo più appropriato, ma consente di ricavare nuovi materiali da quello che ormai viene considerato come scarto.

Quali materiali sono riciclabili oggi?

Quello che possiamo riciclare è presente in una lista che continua ad allungarsi, materiali che fino a ieri erano considerati non riciclabili, oggi non solo rientrano tra i materiali di riciclo, ma vengono utilizzati per la creazione di altri oggetti: ci credereste che i mozziconi di sigaretta sono riciclabili e che vengono utilizzati per la costruzione di materiale isolante?

Non è quindi possibile fare una lista vera e propria, ma si possono indicare categorie di rifiuti che per adesso rientrano tra quelle dei materiali da riciclo. Perfino alcuni tipi di plastica considerati non riciclabili, in alcuni casi possono esserlo: gli scarti edilizi vengono utilizzati per creare ghiaia, strade e altro. Tutti i metalli sono riciclabili e i rifiuti organici possono essere trasformati in biogas per la produzione di energia, o diventare compost per fertilizzare i terreni.

Riciclare conviene?

Il riciclo viene fatto laddove ci sia una convenienza economica, l’esempio più lampante è quello del vetro, materiale totalmente riciclabile, ma con dei costi sconvenienti, ecco perché il riciclaggio del vetro non è molto diffuso.

Alcuni siti web riducono i rifiuti da riciclare a una breve lista di 8 o 10 tipi di materiali diversi, come legno, carta, vetro, tessuti, gomma, alluminio, acciaio e plastica, ma la lista è molto più lunga, infatti, i metalli riciclabili non sono solo quelli nominati ma tutti gli altri tipi, oppure alcuni materiali più rari, come il silicio presente nei componenti elettronici, o ancora le piccole quantità di oro e platino recuperabili dai RAEE.

Quali materiali si possono riciclare in casa?

Il discorso “lunga lista di materiali” vale se pensiamo a livello generale, poiché una raccolta per il riciclo fatta da un’azienda produttrice, non sarà mai la stessa di quella fatta da una famiglia di quattro persone in casa loro.

Ecco quindi che la lista per il riciclo perfetto è fattibile a livello domestico.

A prescindere dalla raccolta differenziata stabilita dai singoli comuni italiani, è bene sapere che a livello domestico, sono riciclabili carta e cartone; plastica PET, PE, PS e PP, quindi bottiglie, piatti, bicchieri e utensili di plastica, polistirolo; alluminio e acciaio, come lattine per alimenti e conserve, fogli d’alluminio, tappi di barattoli o bottiglie; rifiuti organici come gli avanzi di alimenti; rifiuti RAEE, scarti o parti di componenti elettronici che possono contenere metalli preziosi o silicio; olio da cucina, come quello da frittura che, oltre a dover essere smaltito in maniera corretta per non danneggiare l’ambiente, può rivelarsi un’ottima risorsa, come tutti gli oli esausti.

È possibile riutilizzare o recuperare i materiali invece che buttarli?

Il riciclo può essere una pratica che incide molto sull’economia, per questo si dovrebbe sensibilizzare le persone al riutilizzo diretto di quello che generalmente si considera da buttare. I barattoli o i contenitori per gli alimenti, anche dopo il loro utilizzo originale, possono comunque continuare a conservare tutto quello che si vuole, oppure i tessuti, che possono essere rigenerati e portati a nuova vita e riutilizzati.

La Wa5hup, azienda nata nel 2011, si occupa di igienizzare, pulire e recuperare capi d’abbigliamento, calzature e accessori che altrimenti sarebbero da buttare, grazie all’utilizzo di macchinari multifunzione in grado di riportarli allo stato originale. Wa5hup produce inoltre prodotti per la pulizia di scarpe e abbigliamento, studiati affinché abbiano il minimo impatto sull’ambiente, perché privi di agenti nocivi e inquinanti, utilizzabili direttamente con macchine pulitrici.

Sono diverse le soluzioni per rispettare il nostro ambiente e migliorarlo, anche nel nostro piccolo e affidarsi ad aziende specializzate è sempre la soluzione più economica ed efficace.